André Beaufort

Proprietario di 6,5 ettari di vigneto divisi tra i Grand Cru di Polisy nell’Aube e Ambonnay e della sua cantina situata proprio ad Ambonnay. Questi ettari vengono ormai coltivati in maniera biodinamica/sperimentale naturale da 50 anni, quando il Vigneron scopri un’allergia dovuta ai prodotti di sintesi comunemente usati nella viticoltura. Da allora iniziò il lavoro in regime biologico che sfociò subito dopo in quello biodinamico, quasi sperimentale basata sull’omeopatia e sull’aromaterapia, quindi l’utilizzo di oli essenziali, diluzione di piante e miscele create appositamente per ridurre al minimo l’utilizzo di rame e zolfo. Oggi i terreni non prevedono altro che i trattamenti fatti da zappa e nutrimento di composto vegetale, carne, ossa e farina di sangue. Lavoro che chiaramente risulta un po’ complicato nelle annate difficile, che possono compromettere la salute delle piante.

Come in vigna anche in cantina per coerenza segue questo filo conduttore, dopo la pressatura il mosto rimane per 12 ore in vasche di decantazione, per poi passare in botti e vasche, dove la fermentazione alcolica prevede l’uso di zucchero da canna non raffinata e mosto concentrato con lieviti naturali. Le bottiglie vengono poi lasciate riposare per anni, fino ad essere degorgiate ancora alla volée, all’aggiunta del dosaggio attraverso il mosto concentrato.

I vini di Andrée non seguono assolutamente nessuna moda, sono molto riconoscibile, ed esprimono al meglio il proprio territorio, sicuramente molto particolari, ma molto schietti e fuori da qualsiasi tipologia convenzionali. Champagne che hanno richiamato l’attenzione di tutti gli appassionati al mondo di questa tipologia.