La Coulée de Serrant è il nome di una vigna impiantata dai monaci cistercensi attorno all’anno 1130, da allora è sempre rimasto un vigneto: sono quasi 900 anni di vendemmie successive e ininterrotte. Qui si respira aria di storia ovunque, il piccolo vecchio monastero è stato dichiarato monumento storico nazionale, invece a pochi metri di distanza sono visibili le rovine del castello "La Rouche aux-Moines", attorno al quale, nel 1214, si svolse la battaglia nella quale Filippo Augusto sconfisse Giovanni Senza Terra, figlio di Giovanni Cuor di Leone. La produzione è su tre diverse linee: La Coulée de Serrant posto sulla ripida collina che guarda la Loira, un piccolo vigneto di soli 7 ettari; le Vieux clos ancora più piccola e la Clos de la Bergerie. Maestro e pioniere della biodinamica, Nicolas, applica principi di questa filosofia dal 1981. Oltre alle preparazioni biodinamiche, durante tutto l'inverno lascia pascolare pecore e utili a pulire il suolo, mentre durante l'inverno si applicano diverse tisane "calmanti", cerca di fare il possibile per proteggere dal gelo e rafforzare la vite. Per chiudere il cerchio, una mandria di dici mucche ed un toro, forniscono il letame annuale necessario. Raccoglie tutto rigorosamente manualmente in diversi passaggi, tagliando solo i grappoli perfettamente maturi. I suoi vini risultano di un giallo dorato, con aromi di frutta candita, albicocca e mele esprimendo grande mineralità e cremosità. Tutte le sue etichette nascono dal 100% Chenin, distinguendosi in 3 linee: la Coulée de Serrant, classificato come uno dei migliori bianchi francesi; le Vieux Clos e le Clos de la Bergerie. La sua grandissima dedizione e rispetto della viticoltura sostenibile lo portano ad essere seguito in tutta Europa e a creare nuova appellazione. Nel 2001, insieme ad altri cinque produttori, nasce l'associazione "Renissance des Apellations".
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